PERCHE' PREGARE?
Per stabilire un legame
tra noi e Dio; per metterci sulla Sua onda e riuscire a farci
sentire.
E' più facile pregare
rivolgendoci a Gesù o a Maria.
E' più difficile farlo
rivolgendoci a Dio o allo Spirito Santo.
Gesù era Dio, ma era pure
uomo.
Maria era un'umile Donna,
anche se aveva il dono dell'Immacolata Concezione, unica tra le
donne.
Dio è Padre, ma incute
soggezione, perché è al di sopra di tutto e di tutti.
Lo Spirito Santo è stato
rappresentato sotto varie forme (fiammella, colomba), ma è come un
venticello che soffia su chi vuole e la Sua incorporeità, e potenza
al tempo stesso, mi incute timore.
In questi giorni di
quaresima, ho sentito la preghiera più forte che in altri periodi
dell'anno.
Pregare è un po'
trasformarsi, allontanarci dal terreno, dal precario, dall'incerto,
per abbandonarsi al cielo,all'eterno, al sicuro, tra le braccia del
Padre e non ci sono migliori intermediari, per giungere a Lui, che
rivolgersi alla Mamma Divina e al Fratello di tutti gli uomini, che
ha dato la vita per noi.
Gesù vuole che bussiamo
alla Sua porta. "Bussate e vi sarà aperto".
Un apostolo di Gesù che
mi incoraggia sempre, nel cammino tortuoso e difficile della vita, è
Pietro.
Pietro è un pescatore, un uomo umile, uguale a noi.
Pietro è un pescatore, un uomo umile, uguale a noi.
Pietro rivela la sua
debolezza. Nel momento in cui dovrebbe dimostrare a tutti la sua
fedeltà al Signore, si presenta peccatore.
Gesù lo sa in anticipo,
ma Pietro è pronto a giurare che non lo rinnegherà mai.
Pietro è come noi, però
ama il Signore.
E il Signore dimostra la
Sua grande misericordia, non solo nel perdonarlo per le tre
infedeltà, ma lo fa pescatore di uomini, Pietra per la Sua Chiesa.
Sceglie proprio lui, quello che lo ha rinnegato poco prima che
avvenisse il sacrificio della Croce.
E allora, coraggio,
continuiamo a pregare, continuiamo a dimostrare al Signore il nostro
amore, chiedendogli perdono per le nostre infedeltà e chiedendogli
di guardare solo le nostre buone intenzioni e la nostra povera Fede.
Alessandra 17/4/2003
(Quaresima)
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