mercoledì 27 febbraio 2013

27 Febbraio 2013


Maria, ti vedo in cima al Calvario, in piedi accanto alla croce, come un sacerdote all'altare, mentre offri il tuo amato Gesù, il dolce Emmanuele, per soddisfare la giustizia del Padre! Come ha detto un profeta, madre desolata, "non c'è dolore simile al tuo dolore".
Regina dei martiri, restando in esilio tu doni per noi tutto il sangue del tuo cuore!
SANTA TERESA DI LISIEUX

martedì 26 febbraio 2013

26 Febbraio 2013






Di Maria ai piedi della croce, il vangelo dice soltanto che stava in piedi. Stabat! Non fisicamente. Era la sua anima che stava in piedi, colma di forza, di potenza, di intelligenza, di amore, ritta, pienamente desta, ad occhi aperti.
Per lei, la donna forte, la madre di Dio, la forza della Chiesa, non era certo il momento di abbandonarsi. di cedere.
PAUL CLAUDEL

25 Febbraio 2013


Docile alla grazia, fedele all'amore, attenta ai minimi impulsi dello Spirito, essa era in disposizione continua a  servire. Servì Dio prestando a Lui la sua opera per l'incarnazione del Verbo; servì il Verbo fatto uomo da Nazaret al Calvario, di null'altro sollecita che di dare e scomparire; servì il Cristo presente con la sua grazia nella Chiesa nascente con la sua preghiera, il suo esempio, il suo consiglio.
PADRE VALENTINO DI SANTA MARIA 

(a ricordo di Papa Benedetto XVI, dimissionario l'11/2/2013)

domenica 24 febbraio 2013

24 Febbraio 2013

                                                      San Pio "divide" la Croce con Gesù

La partecipazione alla passione ha due prospettive: personale e comunitaria.
E' ansia per la continua liberazione da ogni forma di peccato, di male, individuale e sociale. E' il riprendere ogni giorno la propria croce (Lc 9,39) e, compassionevolmente, alleviare la croce di ogni altro uomo che sia sulla nostra strada e quella dell'umanità, di cui facciamo parte (Lc 10,25-37; Gv 13,34).
SILVANO MAGGIANO

sabato 23 febbraio 2013

23 Febbraio 2013


Maria è là, in piedi, vicinissima alla croce; ma tra la madre e il figlio vi è uno spazio insuperabile. Egli è inchiodato al suo supplizio, senza che essa possa fare nulla per lui.
Gesù deve morire solo, come ogni uomo, come tutti i figli sotto lo sguardo impotente della loro madre.
In questo momento, il più tragico della sua esistenza, la Vergine conserva ancora nel cuore le misteriose parole di Simeone: "Una spada ti trafiggerà l'anima".
MARIE ALBERT ENARD

venerdì 22 febbraio 2013

22 Febbraio 2013





Dall'oblazione compiuta ai piedi della croce l'amore di Maria esce ingigantito fino a diventare il principio di una nuova maternità che la costituisce madre di tutti gli uomini. Nella perfezione esterna della sua carità, essa riesce a trovare in ogni uomo un figlio che rende testimonianza alla inesauribile fecondità e generosità del suo amore.
CARD. ANASTASIO BALLESTRERO

giovedì 21 febbraio 2013

21 Febbraio 2013


Noi sappiamo benissimo che se la più grande prova d'amore è di dare la vita per quelli che si amano, la più grande sofferenza è anche la massima prova d'amore.
E Dio ha condotto Maria fino a quel punto perché potesse dare la più grande prova d'amore . Era troppo intimamente legata a suo figlio, perché non ci fosse anche un mistero di collaborazione: l'amore infatti spinge ad operare insieme.
RENE' VOILLAUME

martedì 19 febbraio 2013

19 e 20 Febbraio 2013












19 Febbraio
Nell'ora della croce, il vangelo segnala la presenza di Maria. E' appena un breve accenno, ma basta per farci capire quale abisso nasconda. Era impossibile che a quel momento La Vergine non sapesse tutto di suo figlio.
In quel momento ella dava tutta la misura della sua fede.
Il mistero della Vergine, durante la Passione, sta appunto in quel suo essere la più forte di tutti, più forte degli apostoli che pure erano uomini.
RENE' VOILLAUME

20 Febbraio
Nella maternità di Maria la redenzione è per così dire riassunta "in nuce". In Maria si svolge germinalmente quello che sarà realizzato nel cosmo. In essa si realizza quello che succede in Israele e nella Chiesa. Se Cristo è "il primogenito della creazione" e "il Capo della Chiesa, il primogenito di tra i morti" (Col. 1, 15-20), Maria rappresenta in un certo senso la creazione redenta, che diventa Chiesa. Ella è la terra che, irrorata dalla rugiada celeste, germina la salvezzza del cielo; in questo senso viene chiamata la "Nuova Eva".
ALTING VON GEUSAU


lunedì 18 febbraio 2013

18 Febbraio 2013




Cristo è modello della nostra santità, di ciò che dobbiamo diventare. Ma Cristo non è redetno, è il Redentore.
Maria è il modello della nostra redenzione. Il di Maria è sostanza della nostra storia, della redenzione di tutti.
La fedeltà di Maria al progetto di Dio è il vertice della sua esemplarità. Anche noi dobbiamo essere fedeli come Maria. Anche il nostro è sostanza di questo mistero, e il Signore vuole questo nostro sì.
CARD. ANASTASIO BALLESTRERO

domenica 17 febbraio 2013

16 e 17 Febbraio 2013






16 Febbraio 2013
Ma è nell'ansia e nella tenerezza della natività e nel dolore della croce del figlio che essa si mostra nella dolcezza e nella grandezza di una femminilità dolente, ma non doma, ricca di una riserva d'amore, contro il quale anche la morte spunta le proprie armi.
Un lungo filo rosso d'amore, spesso rifiutato e disprezzato, di tenerezza spesso incompresa, di dolore, senza apparenti sbocchi, lega lungo la storia il destino di milioni di donne, spose tradite, madri di figli strappati alla vita ( da incomprensibili ragioni ("Rachele piange i suoi figli e non vuol essere consolata"), persone oppresse da eventi incontrollabili o da crudeli ideologie discriminatorie.
GIANNA CAMPANINI

17 Febbraio 2013
Anche la beata Vergine avanzò come pellegrina della fede eserbò fedelmente la sua unione col figlio fino alla croce, dove stette non senza un disegno divino, soffrendo intensamente col suo unigenito e associandosi con animo materno al sacrificio di lui,  amorosamente consenziente all'immolazione della vittima da lei generata; e finalmente, dallo stesso Gesù Cristo morente in croce fu data quale madre al discepolo con queste parole : "Donna, ecco il tuo figlio".
LUMEN GENTIUM

venerdì 15 febbraio 2013

15 Febbraio 2013


La passione non è fine a sé stessa, è per la vita: "Se il chicco di grano caduto  in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto" (Gv 12,24); ed è per la vita senza fine. "Soffriamo con lui per essere con lui glorificati" (Rm 8,17); "se noi siamo morti con lui, vivremo pure con lui" (2Tm 2,11).
SILVANO MAGGIANO

giovedì 14 febbraio 2013

Nostra Signora di Lourdes 14/2/2013


Nostra Signora di Lourdes, Vergine potente, tu, grande e splendida DIFESA della Chiesa!  Tu, aiuto mirabile dei cristiani, tu, "terribile come un esercito schierato a battaglia";
Nelle angosce, nelle lotte, nelle necessità difendici dal nemico e nell'ora della morte accoglici in Paradiso. A te che hai generato e assistito con materno amore la Chiesa nascente affidiamo tutte le vocazioni, perché annuncino, oggi come allora, a tutte le genti che Gesù Cristo  è il Signore, nello Spirito Santo, a gloria di Dio Padre!

Non affidiamo soltanto le vocazioni, ma la situazione grave della Chiesa che si troverà presto senza Pastore e con la grande responsabilità di sceglierne uno nuovo, capace di affrontare tutte le difficoltà create dagli uomini e che mettono in acque agitate la Barca di Pietro! Che lo Spirito Santo illumini tutti i cardinali e soffi in maniera tale da prevalere su tutto ciò che è puramente umano. Dio sia con noi!
Alessandra

14 Febbraio 2013


Quando Gesù la lascerà sola per andarsene, Maria non avrà obiezioni da fargli. lo lascerà partire perché sia di tutti prima di essere suo.
Quante volte Maria avrà anticipato, pur nell'oscurità della fede, il momento dell'offerta definitiva, mentre la sua tenerezza di madre si sarà fusa col suo eroismo di olocausto in favore degli uomini! In lei nessun egoismo, nessuna iniziativa per difendere l'oggetto del suo amore dal desiderio, dal possesso degli altri.
CARD. ANASTASIO BALLESTRERO

mercoledì 13 febbraio 2013

12 e 13 Febbraio 2013



12 Febbraio
Nell'umile tessuto delle vicende quotidiane dell'esistenza della Madonna, si riesce a vedere solo un continuo palpito di fedeltà, di consacrazione, di tenerezza, di amore esclusivo per Dio.
Tutto in lei è vibrazione di purissima carità. Il suo abbandono a questa carità è così perfetto che nulla dei suoi pensieri, dei suoi movimenti, delle sue azioni esteriori è influenzato, determinato, suggerito, compiuto da altro che non sia l'amore traboccante sempre nella sua vita per l'azione dello Spirito Santo.
CARD. ANASTASIO BALLESTRERO

13 Febbraio
L'ostilità dei suoi connazionali esploderà con la coraggiosa predicazione di suo figlio: i nazaretano vogliono precipitare Gesù dal ciglio della collina, cercano poi di prenderlo e riportarlo a casa perché lo ritengono pazzo e indemoniato; i vari partiti politici congiurano insieme per ucciderlo. In Maria si ripercuotono queste drammatiche prese di posizione contro suo figlio e pesano su di lei come la spada predetta da Simone.
In Maria trovano il proprio volto sofferente milioni di donne che vivono in situazioni di sottosviluppo, di povertà, o sono oggetto di pregiudizi, incomprensioni, e tutti coloro che soffrono per i diritti dell'uomo, per i valori dello spirito: per creare un mondo più rispondente al piano di Dio.
JESUS, MAGGIO 1987

domenica 10 febbraio 2013

9/10/11 Febbraio 2013


9 Febbraio
Maria ha accettato la parola di Dio semplicemente e l'ha fatta sua, l'ha vissuta. Per questo Gesù ha potuto dire di lei il panegirico più stupendo: "Mia madre è colei che ascolta la parola di Dio e la mette in pratica". Tutta la parola di Dio, anche senza capire.
Nienti di quanto gli evangelisti hanno scritto circa gli anni di Nazaret può far pensare che Gesù abbia, anche una volta sola, alzato il velo del mistero e scoperto alla madre il fulgore della sua divinità, come farà più tardi nel Tabor per confermare la fede vacillante degli apostoli.
CARD. ANASTASIO BALLESTRERO

10 Febbraio
Trent'anni nella vita di una madre e di un figlio sono molti: sono fatti, parole, silenzi, sono membra che crescono, sono lavoro imparato dalle mani del 'padre', sono bisogni confidati con pudore e mille altre vibrazioni che quasi non è lecito immaginare. Tuttavia quanto il vangelo ci dice dei rapporti tra la Vergine e Gesù, ci mostra che Cristo si è comportato con lei come normalmente nell'ambiente, ch'era il loro, si comportavano i figli con le madri. Tra la Vergine e Gesù fanciullo viè stato un mistero di amore e di reciproci rapporti.
BERNARDO ANTONINI

11 Febbraio
Avvengono dei miracoli a Lourdes, miracoli che stupiscono le folle. Ma vi sono altri innumerevoli miracoli: quelli di uomini e donne che, portando le lacrime della loro vita, le loro speranze, scoprono che il Signore, che ha ascoltato la preghiera di sua madre a Cana, non può non prestare ascolto alle nostre preghiere. Egli le esaudisce sempre, a volte in modo paradossale.
Dal fianco di Cristo sgorgò acqua viva. Lourdes ci propone il simbolo dell'acqua: non è questo un simbolo mariano? Il primo miracolo di Gesù fu il cambiamento dell'acqua in vino a Cana. Lourdes ripropone la grazia di Gerusalemme, città di pace.
JEAN-PIERRE BAGOT

venerdì 8 febbraio 2013

8 Febbraio 2013


L'intercessione di Maria ci fa meditare e custodire nel cuore la sua parola: "Prendete e mangiate.... Prendete e bevete". Le nozze di Cana, dove Maria ha rivelato la sua fine attenzione, annunciano il banchetto delle nozze eterne.
Siamo beati ad essere invitati alla mensa del Signore e di fare "tutto quello che Egli ci dirà". Egli ha detto a sua madre. "Ecco i tuoi figli".
JEAN-PIERRE BAGOT

giovedì 7 febbraio 2013

7 Febbraio 2013



Egli conosce, come lei, il termine della sua missione, e l'inizio: colei che lo ha fatto nascere lo avvia alla tomba. Il vino della festa si trasformerà in sangue. Questo è il segno che essi soli intravedono! E il grido che sfugge dal suo petto: "Non è ancora giunta la mia ora", traduce il terrore, la reazione del vivo ai primi segni della propria agonia. E l'espressione quasi brutale: "Che ho da fare con te, o donna?", è il gemito del destino temuto e accettato. Maria parla il linguaggio indicibile di Dio. Il Figlio trasalisce e si mette in cammino.
FRANCE QUERE

mercoledì 6 febbraio 2013

6 Febbraio 2013



A Cana la Vergine non chiede nulla; espone soltanto un bisogno, una difficoltà. Modello di ogni preghiera disinteressata che si ritroverà nelle sorelle di Lazzaro: "Signore, ecco, colui che ami è ammalato......." (Giov.11,3).
Che cosa le risponde Gesù? "Che c'è tra me e te, o donna? L'ora mia  non è ancora venuta".
Evidentemente,  l'accoglienza di Gesù non è molto incoraggsiante. In realtà vuole mettere alla prova, purificare la preghiera della Madre.
MARIE ALBERT ENARD

martedì 5 febbraio 2013

4 e 5 Febbraio 2013















4 Febbraio 2013
Già questo fatto, che Maria se ne sia accorta e sia intervenuta, è importante...... Esso ci rivela che la Vergine era vigile, attenta, che amava il prossimo concretamente, che capiva la situazione imbarazzante degli sposi; e per questa situazione così umana e terrena ella intervenne ottenendo il pprimo miracolo di Gesù, l'inizio della sua manifestazione agli uomini. Ma al di là di questo, l'episodio di Cana ci costrin ge a pensare al posto che ha Maria nella vita di Gesù e, di conseguenza, al posto che essa dovrebbe avere nella nostra vita.
GIORGIO MARCHETTI

5 Febbraio 2013
Spesso occorre sperimentare una certa angoscia, una certa impotenza umana perché si manifesti la gloria di Dio.
Questa esperienza però non basta. Deve essere l'occasione per un ricorso a Dio, di una preghiera. Alle nozze di Cana la preghiera della Vergine sta per affrettare l'ora di Cristo. Per un'intuizione tutta femminile, la Vergina nota l'imbarazzo di commensali, si muove a pietà di loro e, poiché lei sola conosce veramente il figlio suo, interviene presso Gesù: "Non hanno più vino".
MARIE ALBERT ENARD

domenica 3 febbraio 2013

3 Febbraio 2013



La figura della madre di Gesù compare all'inizio quando il Messia inaugura i segni della sua rivelazione storica -  a Cana - e alla fine, nel momento culminante dell' "ora", la morte di croce.
A Cana Maria rappresenta L'Israele fedele che entra nella prospettiva della gioia messianica raffigurata dal vino eccellente e abbondante. Essa introduce i servi nell'impegno della nuova alleanza: " Fate quello che vi dirà. "(Gv. 2,5). Queste parole riecheggiano quelle del popolo di Dio al momento di ricevere gli impegni o clausole della prima alleanza ai piedi del Sinai: " Tutto quello che il Signore ha detto, noi lo faremo " (Es 19.8)
RINALDO FABRIS

venerdì 1 febbraio 2013

2 Febbraio 2013 (Candelora)



PRESENTAZIONE DEL SIGNORE
La Presentazione di Gesù, festa della luce (candelora), sottolinea il modo divino di agire. Maria è solo un'umile donna che deve sottomettersi alla purificazione rituale, mentre ha generato il Figlio di Dio. Simeone e Anna sono persone molto anziane e il loro unico titolo di gloria è di essere giusti e religiosi; ma lo Spirito li rende profeti. Gesù non è che un bambino disarmato, votato a soffrire. Ma già alcuni credenti possono riconoscere in lui la luce del mondo.
JEAN-PIERRE BAGOT

1 Febbraio 2013




La fede in Maria implica lo sgomento, la sofferenza, il dubbio, l'inquietudine, la fatica e l'abbandono.
Non fu facile per lei: l' annuncio, il "segreto" fra lei e Giuseppe, le profezie, la morte di molti figli - gli innocenti- per mano del furore di Erode a causa del figlio suo, l'ansia dei tre giorni di ricerca e le parole non facili di Gesù, la partenza di lui dalla dimora materna e gli incontri lungo le strade della sua predicazione.
E certo anche molte ore e giorni di gioia, di pace e di intimità.
BERNARDO ANTONINI

31 Gennaio 2013



La risposta di Gesù: "Io mi dedico alle cose del Padre mio", non soddisfa, e "i suoi genitori non capirono". (Lc 2, 41-51).
E' difficile condurre un amore quando si è di fronte al mistero: si è tentati di volerlo capire e farlo entrare nei propri schemi. Ciascuno si prova e si sforza e, non riuscendo, si sente quasi rifiutato, e perde un po' la stima dell'altro che sembra non volere lasciarsi cogliere.
GIORGIO BASADONNA