domenica 30 dicembre 2012

30 dicembre 2012


Non capisco. Capisco l'Incarnazione, capisco la guarigione del cieco, la risurrezione di Lazzaro e tutti i miracoli; capisco lo schiaffo del soldato, la crocifissione, la morte, la Pasqua; capisco lui nell'ostia; ma non capisco quei trent'anni.
Non capisco che sia stato, in una frotta di fanciulli scalmanati, a rincorrersi dietro i muri di Nazaret, questo e non quell'altro; che rincasasse frettoloso sotto le prime gocce dell'acquazzone quando porte e finestre si chiudono con rumore.
Non capisco i capelli che gli crescono, la pialla che gli sfugge di mano, la spina che può pungerlo, il passante che può urtarlo o chiedergli la via.

LUIGI SANTUCCI

sabato 29 dicembre 2012

QUANTA LUCE!


Quanta luce!
Quanto splendore!
Quanto amore!
Quanta gioia!
Quanto calore!
Quanta adorazione!
Fuori, la misera
ricchezza terrena.
Dentro la grotta
la ricchezza eterna.
E' Gesù!!
Alessandra 16/12/1996

29 dicembre 2012


Il vangelo ci delinea chiaramente la storia della dedizione di Maria: Gesù, invece di nascere nell'intimità della casa, nasce sulla strada, cominciando presto ad essere di tutti.
Maria non si rifiuta a questo dono. Lo mostra ai pastori festanti, agli stranieri sapienti venuti da lontano.
Quando lo presenterà al Tempio, le parole profetiche di Simeone le confermeranno quanto aveva già compreso: il Figlio non le apparterrà.

CARD: ANTONIO  BALLESTRERO



28 dicembre 2012


 
Alla nascita di Gesù, Maria, al di là della solitudine invincibile che accompagna ogni individuo, può condividere la sua esperienza con Giuseppe, con lui trepidare alla ricerca di un luogo adatto e con lui godere la presenza del figlio:i pastori "andarono senza indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino che giaceva nella mangiatoia" (Lc 2,16).
Epoi ancora, col solo conforto della fede e di quella Presenza fatta ormai visibile e tangibile, percorre con Giuseppe vicende che sono quelle di mille altre famiglie e che solo agli occhi del credente acquistano dimensioni straordinarie.

BERNARDO ANTONINI

27 dicembre 2012

O Dio, noi ti ringraziamo per mezzo del tuo amato figlio, Gesù Cristo che, quando i tempi sono stati maturi, hai mandato a noi, come salvatore, redentore e portavoce del tuo disegno.
Egli è il tuo Verbo inseparabile, per mezzo del quale hai creato l'universo e nel quale hai riposto la tua benevolenza. Lui hai mandato dal cielo nel grembo di una Vergine.
Concepito nel suo seno, egli si è fatto carne e si è manifestato come tuo Figlio nato dallo Spirito e dalla Vergine....

SANT' IPPOLITO DI ROMA 

26 dicembre 2012


Dopo aver partorito il Bambino, Maria "lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia" (Lc 2,7). In quel gesto della Vergine, che fascia di pannolini il suo neonato, v'è tutta la tenerezza di cui è capace ogni mamma. Questa consuetudine era conosciuta fin da secoli addietro. Luca, però, concede soeciale risalto a quel dettaglio. Infatti vi ritorna sopra al v. 12, quando l'angelo dice ai pastori: "Questo il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia".

ARISTIDE SERRA

25 dicembre 2012



O Vergine Immacolata, Madre di Dio e piena di grazia. Colui che tu hai portato è l'Emmauele, il frutto del tuo seno.
Tu sorpassi, o Maria, ogni lode! Io ti saluto, o Maria, Madre di Dio e Gloria degli Angeli, perché ecco che tu oltrepassi in pienezza di grazia tutti gli annunci dei Profeti.
Il Signore è con Te: tu partorisci il Salvatore del mondo.

Testo anonimo del III secolo


mercoledì 19 dicembre 2012

19 dicembre 2012







"Non temere di prendere con te Maria... perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù.... " (Mt 1, 20-21)
Maria aveva scelto il silenzio e affrontato mesi che per Giuseppe potevano avere il sapore della sfida; non aveva esitato; chissà con quali pensieri e quali sensazioni, ad essere oggetto da parte di lui di incredulità e di sospetti.
BERNARDO ANTONINI

martedì 18 dicembre 2012

18 dicembre 2012





Quando il buon san Giuseppe non conosce ancora il miracolo che nella tua umiltà vorresti nascondere, lo lasci piangere vicino al tabernacolo che vela la divina bellezza del Salvatore!
Maria, quanto amo il tuo silenzio eloquente: per me è un concerto dolce e melodioso che mi dice la grandezza e l'onnipotenza di un'anima che non attende aiuto che dal cielo....
SANTA TERESA DI LISIEUX 

martedì 11 dicembre 2012

Ogni giorno con Maria!: 7/12/2012

Ogni giorno con Maria!: 7/12/2012: Dire "sì" sarebbe mancare di delicatezza, come se lei fosse uguale a Dio, come se tutto non fosse già compiuto. Dirà solamente: "Che ciò ...

11/12/2012



"Lo Spirito Santo scenderà su di te, e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà; perciò quello che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio" (Lc 1,35).
Il raccoglimento aveva reso la Vergine aperta all'ascolto del messaggio divino, aperta al consenso, pronta al dono totale. In quel momento ella "accolse nel cuore e nel corpo  il Verbo di Dio" e Dio si fece presente in Maria in modo del tutto singolare, che supera ogni altra presenza di Dio nella creatura.
PADRE GABRIELE DI S. MARIA MADDALENA

lunedì 10 dicembre 2012

10/12/2012


Maria non ha avuto paura di Dio: dopo il primo attimo di turbamento dinanzi a un così insolito messaggero, essa parla con confidenza, con semplicità.
Dio e la donna sono qui gli attori, in qualche modo alla pari, di un dramma che ha la storia come sfondo e la croce come esito finale.
E' la donna, dunque, che si fa "profezia" del modo nuovo d'essere dell'umanità davanti a Dio: non più nel terrore, che segnava gli incontri dell'Antico Testamento con Jahvè, ma nell'abbandono umile sì, ma libero e confidente.
Dio non è per Maria il "terribile", l'inattingibile, bensì il Figlio che germoglia nel suo seno: la sua maternità è riscatto per tutte le maternità oppresse, incomprese, calpestate, irrise, insultate, che nel corso dei secoli hanno segnato il destino di tante donne senza nome.
GIANNA CAMPANINI

domenica 9 dicembre 2012

9/12/2012



 Dopo la sua risposta a Dio, Maria riceve lo Spirito che trae da lei questa carne tutta impregnata di divinità.
Il Verbo di Dio si incarna grazie alla parola della Madre; il Creatore assume la natura creata in seguito alla parola di una creatura.
Al momento della creazione del mondo Dio aveva detto: "Vi sia la luce". E la luce cominciò ad esistere. Allo stesso modo, nel momento dell'incarnazione, dopo la parola della Vergine, apparve nel mondo "Colui che illumina ogni uomo".
NICOLA CABASILAS

sabato 8 dicembre 2012



 


A MARIA

O Maria, Madre mia
e Madre nostra,
Ti prego di guardare
tutte le persone
che si sentono sole,
perché lontane da casa,
dai loro cari e
dalla loro terra.
Sii la loro compagnia
come lo sei sempre
per me.
Guardali,
sorreggili,
aiutali,
consolali
e non abbandonarli!
Amen.

31/10/2009    Alessandra 

8/12/2012 Immacolata Concezione di Maria



L'esisternza dell'uomo è segnata da una contraddizione fondamentale: chiamato a incontrare Dio che si rivela nell'amore, l'uomo istintivamente pretende di fare Dio sé stesso, rifiutando la prova della vita.
Tutta la vita di Maria ci appare opposta a questa perversione del desiderio: per questo la Chiesa l'ha riconosicuta "Immacolata".
Dalla sua origine la grazia divina orienta l'esistenza di Maria. Dal suo concepimento si trova in qualche modo afferrata dalla luce che darà senso alla sua vita: Gesù.
JEAN-PIERRE BAGOT



8/12/2012 Immacolata Concezione di Maria

venerdì 7 dicembre 2012

L' ANGELO


Un essere alato al mio fianco,
un amico fidato.
Il segno dell’amore di Dio
per me.
Mi conosce da sempre
e possiede la mia anima.
Custodisce i miei passi,
mi difende dal male.
Ha un paio d’ali
che io ho sempre desiderato avere.
E’ qui accanto a me
e mi guarda scrivere.
Resta con me, caro amico,
finché la notte prevarrà
sul giorno.
Allora portami con te
verso la Luce.

7/12/1998
Alessandra

7/12/2012


Dire "sì" sarebbe mancare di delicatezza, come se lei fosse uguale a Dio, come se tutto non fosse già compiuto. Dirà solamente: "Che ciò avvenga, che ciò mi sia fatto!". Come se intendesse far comprendere che gettava la sua libertà nel piano divino, oggi di gioia e domani di sofferenza.
Fiat!     E' la parola dell'accettazione: "Avvenga quello che hai detto". 
E nello stesso istante, ciò avvenne. Ella lo seppe.  Tacque. L'angelo adorò il divino mistero e si allontanò in silenzio.
JEAN GUITTON








giovedì 6 dicembre 2012


E' scelta una vergine regale, appartenente alla famiglia di David, che, destinata a a portare in seno tale santa prole, concepisce il figlio, Uomo-Dio, prima con la mente che col corpo. E perché, ignara del consiglio superno, non si spaventi per una inaspettata gravidanza, apprende dal colloquio con l'angelo quel che lo Spirito Santo deve operare in lei. Ella non crede che sia offesa al pudore il diventare quanto prima genitrice di Dio. Colei a cui è promessa la fecondità per opera dell'Altissimo, come potrebbe del nuovo  modo di concepire?
La sua fede, già perfetta, è rafforzata con l'attestazione di un precedente miracolo: una insperata fecondità è data ad Elisabetta, perché non si dubiti che darà figliolanza alla Vergine chi ha già concesso alla sterile di poter concepire.
SAN LEONE MAGNO

mercoledì 5 dicembre 2012



Preghiamo

Ti chiediamo, o Maria,
di essere anche noi
dei buoni educatori
nei confronti dei giovani,
dei bambini,
e, attraverso la nostra testimonianza,
fa' che portiamo a termine
i nostri doveri
ed i nostri impegni
di persone mature nella fede,
nella speranza e
nella carità.



"Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te"; a questo saluto la Vergine fu presa da timore e non sapeva cosa, queste parole, volessero significare.
"Non temere", le disse l'angelo e completò il messaggio. Ecco, la potenza e la bellezza di questo saluto  diventa inizio della più bella preghiera a Maria.
La ragione di questa forza, di questa insuperabile vitalità dell'Ave Maria nella sua prima parte, è dovuta al fatto che quel saluto è il saluto di Dio.
L'arcangelo Gabriele è ambasciatore eccezionale che porta alla giovane trasparente fanciulla la parola, l'invito, la proposta della Trinità.
OSCAR LUIGI SCALFARO

martedì 4 dicembre 2012

4/12/2012




Abbiamo pensato qualche volta al significato del mistero dell'annunciazione?
Quando venne il momento in cui Dio aveva deciso di realizzare davanti ai nostri occhi la sua incarnazione, dovette prima suscitare nel mondo una virtù capace di attirarlo fino a noi.
Aveva bisogno di una madre che lo generasse nella sfera umana. Che cosa fece allora?
Creò la Vergine Maria, cioè fece apparire sulla terra una purezza tanto grande, che in quella trasparenza Egli si concentrò fino ad apparire bambino.

PIERRE TILHARD DE CHARDIN




domenica 2 dicembre 2012










O Vergine bella come la luna, delizia del cielo, nel cui volto guardano i beati e si specchiano gli angeli, fa' che noi, tuoi figli, ti assomigliamo, e che le nostre anime ricevano un raggio della tua bellezza che non tramonta, ma che rifulge nell'eternità. O Maria, risveglia la vita dovunque è la morte e rischiara gli spiriti dove sono le tenebre. Rispecchiandoti nel volto dei tuoi figli, concedi a noi un riflesso della tua luce e del tuo fervore. Salvaci, o Maria, bella come la luna, fulgida come le stelle, forte come un esercito schierato, sorretto non dall'odio, ma dalla fiamma dell'amore. Amen. (dalla Novena per l'Immacolata - "Sulla Tua Parola")





SIGNORE – EUCARISTIA

Signore, nella Tua Eucaristia,
sei linfa vitale per la mia anima,
forza incomparabile per il mio corpo,
nutrimento indispensabile per il mio amore
per gli altri.
Solo con Te posso affrontare tutto.
Difficoltà, fatica, debolezza,
pigrizia, stanchezza
scompaiono ricevendo
il Tuo Corpo e il Tuo Sangue
nascosti dentro un pezzettino di pane.
30/11/2012   Alessandra





"Fare la Volontà del Padre; essere nelle cose del padre". Gesù non si stancherà di ripeterlo lungo tutta la sua vita...
Come è possibile essere cristiani, cioè discepoli e seguaci di Cristo, se non viviamo anche noi, come lui, nelle cose del padre?
Ma non è così facile per noi aderire così pienamente alla Volontà divina. Abbiamo i nostri progetti, facciamo i nostri programmi. Ma l'errore sta appunto in questo: noi progettiamo e programmiamo come se fossimo arbitri assoluti della nostra vita.

FRANCESCO FRANZI
PERCHE' PREGARE?

Per stabilire un legame tra noi e Dio; per metterci sulla Sua onda e riuscire a farci sentire.
E' più facile pregare rivolgendoci a Gesù o a Maria.
E' più difficile farlo rivolgendoci a Dio o allo Spirito Santo.
Gesù era Dio, ma era pure uomo.
Maria era un'umile Donna, anche se aveva il dono dell'Immacolata Concezione, unica tra le donne.
Dio è Padre, ma incute soggezione, perché è al di sopra di tutto e di tutti.
Lo Spirito Santo è stato rappresentato sotto varie forme (fiammella, colomba), ma è come un venticello che soffia su chi vuole e la Sua incorporeità, e potenza al tempo stesso, mi incute timore.
In questi giorni di quaresima, ho sentito la preghiera più forte che in altri periodi dell'anno.
Pregare è un po' trasformarsi, allontanarci dal terreno, dal precario, dall'incerto, per abbandonarsi al cielo,all'eterno, al sicuro, tra le braccia del Padre e non ci sono migliori intermediari, per giungere a Lui, che rivolgersi alla Mamma Divina e al Fratello di tutti gli uomini, che ha dato la vita per noi.
Gesù vuole che bussiamo alla Sua porta. "Bussate e vi sarà aperto".
Un apostolo di Gesù che mi incoraggia sempre, nel cammino tortuoso e difficile della vita, è Pietro.
Pietro è un pescatore, un uomo umile, uguale a noi.
Pietro rivela la sua debolezza. Nel momento in cui dovrebbe dimostrare a tutti la sua fedeltà al Signore, si presenta peccatore.
Gesù lo sa in anticipo, ma Pietro è pronto a giurare che non lo rinnegherà mai.
Pietro è come noi, però ama il Signore.
E il Signore dimostra la Sua grande misericordia, non solo nel perdonarlo per le tre infedeltà, ma lo fa pescatore di uomini, Pietra per la Sua Chiesa. Sceglie proprio lui, quello che lo ha rinnegato poco prima che avvenisse il sacrificio della Croce.
E allora, coraggio, continuiamo a pregare, continuiamo a dimostrare al Signore il nostro amore, chiedendogli perdono per le nostre infedeltà e chiedendogli di guardare solo le nostre buone intenzioni e la nostra povera Fede.

Alessandra 17/4/2003 (Quaresima)








Dio non mi ha voltato le spalle.
 Non si è vergognato di me.
Non ha guardato il mio peccato.
Ha badato solo all’amore
che ho sempre avuto per Lui.
Non mi ha lasciata nelle mani della morte.
 Mi ha salvata e mi ha indicato una strada nuova:
quella che porta a Lui.
Spero di seguirla bene
e di ricambiare la grazia.

ALESSANDRA  6/8/2010

2 dicembre 2012

Le profezie fanno comprendere l'Annunciazione; ma l'Annunciazione fa finalmente comprendere le profezie: le spiega, le illumina, ne dipana il filo messianico e trova il capo del filo mariano. Senza le profezie, l'Annunciazione avrebbe l'effetto di un colpo di scena; senza l'Annunciazione le profezie rimarrebbero aggrovigliate sull'umanità come nembi che non si sciolgono in pioggia né passano; e l'insieme degli antichi libri sacri non avrebbe conclusione, né quasi scopo. EMILIO RADIUS