mercoledì 5 dicembre 2012




"Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te"; a questo saluto la Vergine fu presa da timore e non sapeva cosa, queste parole, volessero significare.
"Non temere", le disse l'angelo e completò il messaggio. Ecco, la potenza e la bellezza di questo saluto  diventa inizio della più bella preghiera a Maria.
La ragione di questa forza, di questa insuperabile vitalità dell'Ave Maria nella sua prima parte, è dovuta al fatto che quel saluto è il saluto di Dio.
L'arcangelo Gabriele è ambasciatore eccezionale che porta alla giovane trasparente fanciulla la parola, l'invito, la proposta della Trinità.
OSCAR LUIGI SCALFARO

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