domenica 30 dicembre 2012

30 dicembre 2012


Non capisco. Capisco l'Incarnazione, capisco la guarigione del cieco, la risurrezione di Lazzaro e tutti i miracoli; capisco lo schiaffo del soldato, la crocifissione, la morte, la Pasqua; capisco lui nell'ostia; ma non capisco quei trent'anni.
Non capisco che sia stato, in una frotta di fanciulli scalmanati, a rincorrersi dietro i muri di Nazaret, questo e non quell'altro; che rincasasse frettoloso sotto le prime gocce dell'acquazzone quando porte e finestre si chiudono con rumore.
Non capisco i capelli che gli crescono, la pialla che gli sfugge di mano, la spina che può pungerlo, il passante che può urtarlo o chiedergli la via.

LUIGI SANTUCCI

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